reati tributari al capolinea

la cassazione penale emette una “raffica di decisioni” che attuano al riforma delle soglie

le nuove soglie trasformano le condotte da penalmente rilevanti in irrilevanti con conseguente assoluzione del contribuente

solo per citarne alcune: la cassazione penale nn.891/16 e 3098/16 statuisce che “il mancato superamento delle soglie di rilevanza penale previste dal d.lgs.158/15 comportano l’insussistenza del fatto penalmente rilevante”.

non sono le uniche pronunce, però. le decisioni nn.40272/15 e 3876/16 chiariscono, un po’ più nello specifico, che “non è configurabile il reato di dichiarazione infedele a seguito di contestazione di operazioni abusive in quanto, per espressa previsione normativa, queste non danno luogo a fatti punibili ai sensi delle leggi penali tributari”.

il sistema delle soglie ha introdotto un discrimine tra quello che è lecito e quello che non lo è non più fondato su una valutazione della condotta ma della rilevanza della stessa.

se una volta si sosteneva che rubare una mela o un milione di euro fosse ugualmente sbagliato ora non lo si può più sostenere, almeno nell’ambito dei reati tributari.

la consulenza preventiva diventa ancora più rilevante.

a buon intenditore poche parole.

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