perche’ adottare la 231/01 e perche’ proprio ora? perche’ tale domanda deve porsela il commercialista?

partiamo dal fondo, dall’ultimo elemento di valutazione. la finanziabilità del modello.
perché dovrei introdurre un modello 231/01 proprio ora ?

perché con bando isi inail 2018 sono finanziabili al 65% le spese relative alla adozione di un modello organizzativo 231/01: se per la redazione del modello fosse preventivato un onorario di 10 l’azienda avrebbe un costo di 3,5.

perché tale domanda deve porsela il commercialista/revisore/sindaco?

non solo perché il commercialista è il consigliere o l’ “a.d. in outsourcing” ma perché da ultimo, sono stati introdotti tutta una serie di novità normativa che impegnano tale figura. l’art.2428 c.c. in tema di “relazione sulla gestione” laddove al comma 1 prevede “(..) la descrizione dei principali rischi e incertezze cui la società è esposta” tiene in riferimento il modello organizzativo 231/01. si prenda l’art.2381 c.c. che al comma tre recita “(..) sulla base delle informazioni ricevute valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo (..)” il riferimento è alla 231. il d.lgs. 139/15 obbliga il consulente contabile o l’esperto contabile a includere nella relazione informazioni non tipicamente finanziarie ma relative al contesto in cui opera l’ente: – aspetti ambientali; – aspetti sociali; – aspetti personali; – aspetti diritti umani; – aspetti contro la corruzione attiva e passiva. ciò per non parlare dei reati di false comunicazioni sociali incluso nel catalogo dei reati 231.
caso concreto: il tribunale di milano (n.1774/08) ha condannato l’amministratore delegato per omessa adozione di un modello 231/01. dalla responsabilità dell’amministratore a quella del consulente o revisore o sindaco il passo è breve (vedasi applicazione art.2392 c.c. e materia tributaria o penaltributaria).

vademecum sulla 231/01

cos’è la 231/01 ?

la 231/01 è una norma di stampo anglosassone che mira a eliminare (rectius rendere improbabile) la commissione di reati da parte delle società che nella normativa di riferimento vengono chiamati “enti”. l’azienda è per sua natura una attività pericolosa in cui possono essere commessi dei reati. l’adozione di un modello organizzativo efficace può rendere improbabile la commissione dei reati.

a chi è applicabile ?

a tutte le società con personalità giuridica alle società senza personalità giuridica a fondazioni ad associazione. sono escluse le pubbliche amministrazione.

e’ cogente e obbligatoria ?

e’ applicabile sin dal lontano 2001. tecnicamente non è obbligatoria come la 81/08 o il gdpr privacy. in breve: se in azienda arriva un controllo della gdf o dell’asl, spresal, o dell’inps, o direzione provinciale del lavoro, ispettorato del lavoro, arpa e verificano la non applicazione della 231/01 non possono sanzionare l’ “ente” solo per tale ragione. l’ente diventa responsabile solo quando venga commesso e contestato un reato.

cosa significa responsabile ?
la 231/01 introduce una “responsabilità di tipo amministrativo da reato” che rende responsabile non solo il soggetto persona fisica che ha commesso il reato ma anche l’ente che – omettendo l’adozione di un modello adeguato 231/01 – ha contribuito causalmente alla verificazione del reato per “colpa di organizzazione”. la responsabilità comporta conseguenze penali in ordine ai soggetti apicali, oltre a quelle di colui che materialmente ha commesso il reato, delle sanzioni molto pesanti sotto il profilo economico e interdittivo. ci possono essere sequestri, confisca, chiusura dell’azienda o di un suo ramo, interdizione dalla contrattazione con la p.a, sospensione o revoca di licenze, chiusura dell’azienda, esclusione da agevolazioni, finanziamenti bandi e pubblicazioni di sentenze.

quali sono le fattispecie più frequenti ?

gli enti, solitamente, sono molto più sensibili ed attenti alla materia della sicurezza, salute dei lavoratori applicando in azienda la 81/08. i reati contenuti nel catalogo 231/01 sono reati afferenti sicurezza sul lavoro (lesioni e/o omicidio – caso thyssen), reati economici quali corruzione, malversazione, reati informatici, reati ambientali, reati societari – tra i più frequenti.

perché si dovrebbe applicare la 231/01 ?

il “fare bene azienda” non può prescindere oltre dall’implementare in società un modello organizzativo completo di: (i) modello organizzativo, (ii) codice etico, (iii) sistema sanzionatorio, (iv) flussi informativi, (v) sistema di deleghe e (vi) un organismo di vigilanza con relativo regolamento. e’ un discorso culturale che impatta direttamente sulla produttività dell’azienda: le attività, oggi come oggi, sono produttive se l’attività non subisce arresti, sanzioni o interdizioni, diversamente rischiano di chiudere. introdurre un modello 231/01 permette di andare esente dalle sanzioni interdittive e di ridurre il rischio e la pena delle sanzioni pecuniarie.

chi serve per introdurre un modello 231/01 ?
un avvocato esperto adiuvato da un ingegnere esperto.

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