dal 2001 ad oggi le contestazioni ex decreto 231 elevate dalla procura di lecco a carico degli enti sono poche, ma in rapida crescita.

l’esiguità delle contestazioni è dovuta da un lato ad una ancora scarsa sensibilità culturale sul tema in capo alla magistratura requirente, dall’altro al fatto che l’imputazione a carico della società di una responsabilità ex d. lgs. 231/01 non è obbligatoria bensì facoltativa, non trattandosi infatti di una responsabilità di tipo strettamente penale, bensì di tipo amministrativo anche se derivante dalla commissione di un reato da parte di un soggetto qualificato interno alla società.
diversi e più corposi, invece, i numeri dei reati legati alla sicurezza sul lavoro, con particolare riguardo ai reati di omicidio e lesioni colpose per violazione delle norme inerenti la sicurezza sul lavoro contestati alle persone fisiche (amministratore, direttore lavori, responsabile della sicurezza eccetera).
su questo versante ecco i dati raccolti, dal 2009 ad oggi, con riferimento alle incolpazioni elevate dalla procura della repubblica di lecco

poiché ad ogni contestazione in materia di reati commessi con violazione delle norme antinfortunistiche potrà corrispondere una parallela contestazione all’ente a titolo di responsabilità amministrativa da reato ex decreto 231/01, ben si comprenderà come l’aumento dei reati in tema di sicurezza potrà impattare in modo importante sulla vita delle imprese e sui relativi obblighi di prevenzione. nell’eventualità che ciò accada, anche grazie alla nuova sensibilità delle procure su questi temi, preme ricordare alle imprese lecchesi l’urgenza di dotarsi di modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione di reati all’interno dell’ente, sulla scorta della considerazione che… prevenire è sempre meglio che curare! anche in termini economici!