rendiconto finanziario

domanda: di cosa parliamo oggi?
risposta: oggi parliamo del rendiconto finanziario e dintorni.

domanda: di cosa si tratta?
risposta: innanzitutto è doverosa una piccola premessa che ritengo utile ed interessante che riguarda il bilancio in genere di cui il rendiconto finanziario è un elemento essenziale almeno per le società che redigono il bilancio ordinario. il bilancio si divide da sempre in tre macro aree: area patrimoniale, la area economica e la area finanziaria. avendo tutte queste informazioni, il bilancio è un patrimonio informativo per l’imprenditore e non uno strumento da piegare alle esigenze di liquidità colla banca o all’esigenza di pagare le minori imposte possibili. se redatto correttamente e verificato costantemente diventa funzionale ad apportare i correttivi necessari in tempo utile.
parlavamo delle tre macroaree. la parte economica, quella del risultato di esercizio è da sempre, per noi latini, la parte più nobile e di questa, quasi esclusivamente di questa che ci siamo da sempre interessati fino a che non si è cominciato a sentire la mancanza di liquidità. a quel punto, da sempre, ci si rivolgeva al professionista per capire come mai avevamo un utile ma avevamo sempre necessità di danaro.

domanda: come mai le imprese con utile hanno questo deficit di liquidità?
risposta: poi, entriamo nel merito del rendiconto finanziario, ma tanto per accennare due concetti, in conto economico partecipano alla formazione del risultato di esercizio delle poste non monetarie o che hanno uno sfasamento monetario, per esempio: il magazzino, i crediti non incassati, gli ammortamenti e gli accantomenti, le plusvalenze e le minusvalenze, i ratei e i risconti, etc, tutte queste voci creano distanza tra le effettiva disponibilità liquide ed il risultato d’esercizio.

domanda: ci potrebbe fare un esempio?
risposta: si, ne faccio uno striminzito del quale mi vergogno profondamente fin da subito ma che magari riesce a far capire cosa intendo, un’azienda ha venduto prodotti per 150k euro ma ne ha incassati solo 50k ed ha avuto costi per 60k. al netto di tutti gli altri ragionamenti necessari e solo al fine di rendere l’idea di quello che dico, io vedo a fine anno l’imprenditore e gli dico, “bene, abbiamo fatto un bell’utile quest’anno, complimenti” (dall’esempio di prima 150k di ricavi – 60k di costi otterremmo 90k di utile). poi gli dico “unica nota dolente è che avremo da pagare delle belle imposte” (su 90 di utile più o meno la metà, quindi circa 50k) e lui “ma io non ho un soldo, sono anche in rosso in banca” (in effetti, incassati 50 – spesi 60 = disavanzo finanziario di 10). ma dove sarebbe tutto questo utile?” ed allora gli devo spiegare che in italia anche il fatturato non incassato concorre alla formazione del reddito, cosi come il magazzino già pagato, così come i ratei passivi, eccetera.

domanda: allora, avvocato ci viene in soccorso il rendiconto finanziario, vero?
risposta: si, diciamo che il rendiconto finanziario non paga le imposte ma ci aiuta solo a far capire dove sono andati i soldi. partiamo dall’inizio, il rendiconto finanziario è una parte del bilancio d’esercizio, in cui una società riassume tutti i flussi di cassa che sono avvenuti in un determinato periodo, normalmente un esercizio che va dall’1/1 al 31/12. il documento, in particolare, riassume l’origine della liquidita dette anche fonti e le ragioni, i motivi per cui si sono spesi i soldi dette anche impieghi. il rendiconto finanziario, quindi, ha la capacità di informare l’imprenditore, che quindi non deve più chiedere a stefano “ma dove sarebbe tutto questo utile” sulle modalità e quantità di reperimento e di utilizzo delle risorse finanziarie.

domanda: ci riassume le finalità, in tre frasi, per piacere?
risposta: innanzitutto va precisato che il rendiconto finanziario non serve a stabilire quanta liquidità è stata generata o consumata dall’attività d’impresa: se è quello l’interesse basta fare la somma della cassa e della banca a fine anno precedente e fare la differenza con quella di quest’anno. in 10 minuti avete capito se avete generato un surplus o se avete assorbito liquidità. il rendiconto finanziario serve a rispondere alla successiva domanda, a quella che viene immediatamente dopo “perché?”.
per rispondere a questa domanda bisogna:
1. visto che viene suddiviso in diverse sezioni, conoscere per quali cause è variata la situazione finanziaria e patrimoniale dell’impresa, anno su anno;
2. far capire all’imprenditore la qualità delle risorse finanziarie utilizzate;
3. far capire all’imprenditore come le sta utilizzando.
in ultimo un consiglio, come sempre, almeno le prime volte fatelo col vostro professionista di fiducia, una volta presa la mano potete emanciparvi da lui. ma attenzione, se si sbaglia e si fraintendono le ragioni poi si sbaglieranno le seguenti scelte imprenditoriali.

domanda: si sente spesso parlare di cash flow, ha a che fare col rendiconto finanziario?
risposta: si, si, sicuro. ti ricordi prima che ti ho detto che se ad un soggetto interessa sapere se ha generato liquidità o consumato liquidità basta fare la differenza tra liquidità iniziale e finale? quello è il cash flow, in altri termini è il flusso di cassa complessivo della gestione per un periodo che si può ricavare sottraendo alla liquidita di fine periodo quella di inizio periodo.

domanda: molto bene e tutto molto chiaro. come al solito siamo giunti alle domande finali. i nostri esperti risponderanno a due che hanno scelto come più rappresentative ed utili alla comprensione dell’argomento. scrive simone “come mai la mia azienda cresce in fatturato ma fa sempre fatica dal punto di vista finanziario? sembra che sia quasi un torto crescere in italia?”.
risposta: sembra di notare una vena polemica quando dice che è “un torto crescere in italia”, sicuramente dal punto di vista delle imposte crescere si porta dietro l’effetto saldo/acconto e quindi dal punto di vista fiscale e contributivo una salassata, in breve, quando l’utile aumenta l’acconto versato non è sufficiente e bisogna versare quindi un saldo e nuovamente l’acconto per l’anno in corso. dal punto di vista della liquidità, sembrerà strano, quando si cresce si va in affanno di liquidità proprio per la natura del ciclo produttivo, si stanno anticipando soldi per la produzione su volumi maggiori ed i ricavi verranno incassati più avanti. quindi la crescita mangia liquidità. paradossalmente quando si diminuisce il fatturato aumenta la liquidità perché si stanno incassando i vecchi crediti e si spende di meno per produrre.

domanda: scrive antonella “sono in contabilità semplificata, ritiene che possa fare anch’io il rendiconto finanziario?”
risposta: tutto si può fare ma, colla contabilità semplificata, diventerebbe troppo difficile farlo. la signora antonella pare abbia delle esigenze informative complesse e quindi le consiglierei di fare l’opzione per la contabilità ordinaria. le costerà un po’ di più ma saprà gestire meglio la sua impresa. d’altra parte, si dice che “sapere non ha prezzo”.
fine.

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