bancarotta fraudolenta: imputabile anche il consulente

dopo la sentenza n. 42572 dell’ottobre 2016, i creditori sociali potranno agire e ottenere un risarcimento anche da consulenti dell’azienda fallita.

con la sentenza n.42572/16, la corte di legittimità stabilisce che della condotta depauperativa del patrimonio aziendale sia imputabile il consulente d’azienda e i vari consulenti, tra i quali oltre ai revisori e sindaci, può rientrare il “consulente esterno” quale persona predisponente la stipulazione dei contratti di cessione e legata da una conoscenza dei propositi illeciti perseguiti dalle parti.

il dolo può desumersi anche implicitamente dall’esame delle circostanze concrete o dal mero contegno omissivo del fallito, il quale pone in essere atti di distrazione patrimoniale con evidenti scopi elusivi.

la figura del consulente quindi si richiama per la funzione di supporto alla distrazione patrimoniale, rispondendo così in concorso esterno con gli organi aziendali, laddove sia provato l’apporto causale con le operazioni fittizie.

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