comunicazione contanti turismo

in questa puntata di #fiscoxtutti parliamo di comunicazione delle operazioni in contanti relative al turismo (agenzie viaggi e commercianti).

domanda: buongiorno e ben ritrovati presso lo studio della bella associato. oggi, con i nostri esperti di leggi e tributi. abbiamo inaugurato e continuiamo con questa nuova modalità ovvero quella di avere, su puntate molto tecniche, la presenza del singolo esperto ed in questa puntata abbiamo il dott. stefano della bella che ci parlerà della comunicazine delle operazioni in contanti relative al turismo, dottore di cosa si tratta?
dottore: devo dire di non essermi ancora abituato a non avere lorenzo qui vicino a me ma è anche giusto, su temi specifici, fare delle puntate di aggiornamento individuali. la comunicazione delle operazioni in contanti realtive al turismo è un elenco di operazioni avvenute in contanti a favore dei soggetti operatori nel turismo e dev’essere fatta per il tramite dell’oramai famoso modello polivalente che è un unico modello che viene utilizzato per più adempimenti, per esempio lo spesometro.

domanda: bene dottore, quindi, modello polivalente per la comunicazione delle operazioni in contanti, ma entriamo nel dettaglio.
dottore: volentieri, devono essere comunicate le i) operazioni in contanti relative al turismo, di importo pari o superiore a 1.000,00 euro e fino a 10.000,00 euro (15.000,00 euro fino al 3.7.2017) ii) effettuate nei confronti di persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana, europea o di paesi dello spazio economico europeo e che comunque abbiano residenza non italiana iii) da parte dei commercianti al minuto (e soggetti equiparati) e delle agenzie di viaggio.

domanda: dottore ci chiarisce meglio cosa di intende per spazio economico europeo e la differenza tra cittadinanza e residenza, visto che la norma dice che non devono essere cittadini italiani né residenti italiani?
dottore: lo spazio economico europeo è un accordo che permette ad alcuni paesi non facenti parte dell’unione europeo di partecipare al mercato unico senza dover essere per forza membri dell’unione europea e comprende, quindi, oltre a tutti i paesi della unione europea anche la norvegia, il lichtestein, l’islanda e la svizzera, anche se tecnicamente non ne fa parte ma ha numerosi accordi bilaterali che ne estendono gli effetti.
invece la doppia negazione, ovvero non devono essere cittadini europei né residenti in italia vuol dire che non devono essere comunicate le operazioni in contanti – perché non permesse – con cittadini europei anche non residenti in italia ovvero con cittadini extra europei ma residenti in italia. faccio qualche esempio, un americano, un arabo, un russo che vengono in italia possono usare i contanti sia in alberghi, ristoranti che nei negozi al dettaglio (orologi, gioielli, tappeti, vestiti) purchè non sia residenti in italia. quindi, il mio cliente russo che ha comprato la casa a lecco ma non è ancora residente in russia, ogni volta che viene in italia può portare contanti ed usarli fino ad un limite per acquisto di 10k euro. questo è stato permesso per facilitare le abitudini di spesa di questi soggetti che viceversa avrebbero avuto delle difficoltà con conseguente contrazione dei guadagni dei nostri commercianti ed operatori turistici.

domanda: dottore, già che siamo sull’argomento, ci può chiarire velocemente la differenza tra cittadinanza e residenza?
dottore: certo, la cittadinanza e l’appartenenza di un soggetto ad uno stato, che volgarmente e per semplificare concetti complessi, possiamo semplificare in paese natale. per esempio io sono nato in italia da genitori italiani ho la cittadinanza italiana, avrei potuto avere anche quella francese e americana perché due miei nonni erano nati là e l’italia permette la doppia cittadinanza. quindi, si ottiene per ragioni territoriali “nato in italia” e per diritto di sangue “due miei nonni erano francese e americana”. la residenza e dove dimora abitualmente. compro casa a lugano e mi trasferisco colla mia famiglia, sono cittadino italiano ma residente svizzero. per tornare all’adempimento, un cittadino italiano che risiede in svizzera non può spendere per turismo e commercio in italia somme in contanti superiori ai tremila euro e, pertanto, il suo acquisto non deve essere comunicato. la discriminante è che è cittadino europeo.

domanda: appunto dottore, ma non c’è il limite di utilizzo in contanti fissato a tremila euro?
dottore: si giulia, hai ragioni. anche per il soggetto di prima, cittadino italiano residente in svizzera, sì, perché o per cittadinanza (nel caso di specie quella italiana) o per residenza non può. si tratta di una deroga per i cittadini extraeuropei che non abbiano residenza italiana. quindi, come dicevamo il russo, lo statunitense che non abbiano residenza italiana. il mio cliente russo non potrà più farlo quando e se trasferirà la residenza in italia perché sarà soggetto alla normativa interna, ma fino ad allora ha libertà di spesa in contanti fino a 10k per acquisto nei confronti di commercianti al minuto e nei confronti delle agenzie di viaggi.

domanda: ma il commerciante o l’agenzia di viaggi cosa deve fare?
dottore: il cedente del bene o il prestatore del servizio italiano deve
– acquisire fotocopia del passaporto del cessionario straniero;
– fargli firmare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, praticamente un autocertificazione, nella quale lo stesso attesta di non essere cittadino europeo né residente in italia;
– il primo giorno feriale successivo depositare le somme sul conto intestato alla sua attività insieme alla ricevuta della comunicazione polivalente inviata all’agenzia delle entrate.
tenete conto, come forse ho accennato prima, che la soglia massima per le operazioni in contanti non è più 15k ma dal 4 luglio dell’anno scorso è stata ridotta a 10k.

domanda: in conclusione, come al solito, la domanda della telespettatrice che ha dato origine al tema della puntata, ci scrive daniela m. commerciante di bellagio “buongiorno, potrebbe chiedere ai suoi esperti qual è la soglia minima per comunicare le operazioni in contanti? devo fare la comunicazione polivalente se uno straniero compra beni per 500 euro?”, dottore?
dottore: allora volevo tranquillizzare la signora daniela alla quale, poi, rispondiamo nel dettaglio in privato, non vanno comunicate tutte le operazioni in contanti effettuate nei confronti di cittadini extracomunitari non residenti in italia, ma solo quelle superiori ai tremila euro. in italia, chiunque, può fare operazioni in contanti fino al limite di 3k euro limite che io estendo, nei consigli ai miei clienti, fino ai cittadini stranieri, per usare un termine caro a daniela. devo precisare per prudenza e completezza che la norma che ha introdotto la comunicazione polivalente per le operazioni in contanti del 2012 prevedeva la comunicazione per le operazioni superiori a 1k euro che era la vecchia soglia, poi la norma è cambiata ma non è stato aggiornato la soglia minima nello spesometro, quindi, letteralmente sarebbe quella la soglia minima. tuttavia, ritengo di dire che per la ratio dell’adempimento non sembrerebbe ragionevole ma direi anche eccedente comunicare le operazioni inferiori ai 3k euro. io terrei quella come soglia, sopra i 3k e sotto i 10k, passaporto, autocertificazione, versamento, comunicazione polivalente.

saluti e chiusura.
dottore: arrivederci e a presto.

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