perche’ adottare la 231/01 e perche’ proprio ora?

https://youtu.be/YmTpWdj-UQE

la puntata tratta della stretta attualità dei modelli organizzativi ai sensi della 231/01 e dell’attuale occasione di finanziarli al 65% a fondo perduto ai sensi del bando isi INAIL 2018.

perche’ tale domanda deve porsela il commercialista?
partiamo dal fondo, dall’ultimo elemento di valutazione. la finanziabilità del modello.

perché dovrei introdurre un modello 231/01 proprio ora ?
perché con bando isi inail 2018 sono finanziabili al 65% le spese relative alla adozione di un modello organizzativo 231/01: se per la redazione del modello fosse preventivato un onorario di 10 l’azienda avrebbe un costo di 3,5.

perché tale domanda deve porsela il commercialista/revisore/sindaco?
non solo perché il commercialista è il consigliere o l’ “a.d. in outsourcing” ma perché da ultimo, sono stati introdotti tutta una serie di novità normativa che impegnano tale figura. l’art.2428 c.c. in tema di “relazione sulla gestione” laddove al comma 1 prevede “(..) la descrizione dei principali rischi e incertezze cui la società è esposta” tiene in riferimento il modello organizzativo 231/01. si prenda l’art.2381 c.c. che al comma tre recita “(..) sulla base delle informazioni ricevute valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo (..)” il riferimento è alla 231. il d.lgs. 139/15 obbliga il consulente contabile o l’esperto contabile a includere nella relazione informazioni non tipicamente finanziarie ma relative al contesto in cui opera l’ente: – aspetti ambientali; – aspetti sociali; – aspetti personali; – aspetti diritti umani; – aspetti contro la corruzione attiva e passiva. ciò per non parlare dei reati di false comunicazioni sociali incluso nel catalogo dei reati 231.
caso concreto: il tribunale di milano (n.1774/08) ha condannato l’amministratore delegato per omessa adozione di un modello 231/01. dalla responsabilità dell’amministratore a quella del consulente o revisore o sindaco il passo è breve (vedasi applicazione art.2392 c.c. e materia tributaria o penaltributaria).

VADEMECUM SULLA 231/01

cos’è la 231/01 ?
la 231/01 è una norma di stampo anglosassone che mira a eliminare (rectius rendere improbabile) la commissione di reati da parte delle società che nella normativa di riferimento vengono chiamati “enti”. l’azienda è per sua natura una attività pericolosa in cui possono essere commessi dei reati. l’adozione di un modello organizzativo efficace può rendere improbabile la commissione dei reati.

a chi è applicabile ?
a tutte le società con personalità giuridica alle società senza personalità giuridica a fondazioni ad associazione. sono escluse le pubbliche amministrazione.

e’ cogente e obbligatoria ?
e’ applicabile sin dal lontano 2001. tecnicamente non è obbligatoria come la 81/08 o il gdpr privacy. in breve: se in azienda arriva un controllo della gdf o dell’asl, spresal, o dell’inps, o direzione provinciale del lavoro, ispettorato del lavoro, arpa e verificano la non applicazione della 231/01 non possono sanzionare l’ “ente” solo per tale ragione. l’ente diventa responsabile solo quando venga commesso e contestato un reato.

cosa significa responsabile ? 
la 231/01 introduce una “responsabilità di tipo amministrativo da reato” che rende responsabile non solo il soggetto persona fisica che ha commesso il reato ma anche l’ente che – omettendo l’adozione di un modello adeguato 231/01 – ha contribuito causalmente alla verificazione del reato per “colpa di organizzazione”. la responsabilità comporta conseguenze penali in ordine ai soggetti apicali, oltre a quelle di colui che materialmente ha commesso il reato, delle sanzioni molto pesanti sotto il profilo economico e interdittivo. ci possono essere sequestri, confisca, chiusura dell’azienda o di un suo ramo, interdizione dalla contrattazione con la p.a, sospensione o revoca di licenze, chiusura dell’azienda, esclusione da agevolazioni, finanziamenti bandi e  pubblicazioni di sentenze.

quali sono le fattispecie più frequenti ?
gli enti, solitamente, sono molto più sensibili ed attenti alla materia della sicurezza, salute dei lavoratori applicando in azienda la 81/08. i reati contenuti nel catalogo 231/01 sono reati afferenti sicurezza sul lavoro (lesioni e/o omicidio – caso thyssen), reati economici quali corruzione, malversazione, reati informatici, reati ambientali, reati societari – tra i più frequenti.

perché si dovrebbe applicare la 231/01 ?
il “fare bene azienda” non può prescindere oltre dall’implementare in società un modello organizzativo completo di: (i) modello organizzativo, (ii) codice etico, (iii) sistema sanzionatorio, (iv) flussi informativi, (v) sistema di deleghe e (vi) un organismo di vigilanza con relativo regolamento. e’ un discorso culturale che impatta direttamente sulla produttività dell’azienda: le attività, oggi come oggi, sono produttive se l’attività non subisce arresti, sanzioni o interdizioni, diversamente rischiano di chiudere. introdurre un modello 231/01 permette di andare esente dalle sanzioni interdittive e di ridurre il rischio e la pena delle sanzioni pecuniarie.

chi serve per introdurre un modello 231/01 ?
un avvocato esperto adiuvato da un ingegnere esperto.

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