fisco turistico – puntata introduttiva

in questa puntata si introduce il #fiscoturistico cominciando a parlare di gestione strategica ed integrata della comunicazione per le località turistiche.

domanda: buongiorno e ben ritrovati dopo le ferie estive presso lo studio della bella associato. oggi, con i nostri esperti di leggi e tributi, ricominciamo col nostro appuntamento settimanale e su richiesta di molti di voi, colle vostre domande ricevute in questo periodo, col “fisco turistico”, come dite voi. cosa si intende, dottore?
dottore: si, “fisco turistico” è uno slogan che abbiamo coniato qui allo studio della bella, è simpatico e fa rima, ed è legato alla crescente domanda di consulenza in ambito turistico. a lecco si è scoperto il turismo stante la crisi del distretto del fil di ferro e dintorni e ci siamo resi conto che potevamo sfruttare il collo di bottiglia viabilistico sulla direttrice milano/valtellina e, quindi, il passaggio obbligato per lecco (a dire la verità, ce ne siamo accorti ed interessati tutti un po’ troppo tardi, dopo l’attraversamento del monte barro che ha convogliato la maggior parte del traffico fuori da lecco). abbiamo una natura imbarazzante e prorompente che mi stupisce ogni volta: quando da mandello o da ballabio vengo verso lecco s’incontra uno spettacolo unico colle montagne che si tuffano nel lago, un verde lussureggiante: ne rimango sempre affascinato. ciò detto e notato, abbiamo stretto relazione e ne sono in programma altre, con uno studio specializzato in turismo, sul lago maggiore, sul quale si vive di quasi solo turismo da anni per sfruttare le competenze specifiche del settore e saperle utilizzare a favore del settore turistico emergente in lecco.

domanda: cosa intendete esattamente per “fisco turistico”, avvocato?
avvocato: noi parliamo di “fisco turistico” per tutte quelle attività che uno studio professionale come il nostro deve svolgere per la regolare gestione dei ricavi avente origine turistica, possono essere adempimenti fiscali o legali, si può trattare di comunicazioni comunali o all’agenzia delle entrate, dichiarazione dei redditi di natura turistica ovvero contratti di somministrazione o locazione turistica.

domanda: in effetti, quello che dicono qui allo studio della bella, è confermato dalle statistiche, infatti secondo uno studio dell’osservatorio regionale del turismo, il 2016 ha fatto registrare un aumento del flusso turistico verso la provincia di lecco del +4,9% sul 2015. l’andamento dei primi mesi del 2017, seppur con dati non ancora definitivi, sembra confermare un trend ancora in crescita su tutta l’area: i dati provvisori del primo quadrimestre fanno segnare +7,4% di arrivi, con dati particolarmente positivi per i turisti stranieri. ciò pone la provincia di lecco tra le migliori della lombardia. dottore, qualche considerazione?
dottore: ecco, se paragoniamo questi dati a quelli comunicati dall’istat lo scorso maggio secondo i quali nel 2017 si prevede un aumento del prodotto interno lordo (pil) pari all’1,0% in termini reali. il tasso di crescita è lievemente superiore a quello registrato nel 2016 che era stato lo 0.9% e la media degli ultimi quattro anni è lo 0,7%, siamo su medie di dieci volte superiori e tenete conto che la media del pil nazionale è influenzata dal buon andamento del settore turistico, quindi, anche ben superiori alle 10 volte. giulia, avesse 100 euro da investire dove li metterebbe? non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ci sono nicchie e realtà imprenditoriali di tutto rispetto che sopravvivono magnificamente nel lecchese, ma, semplificando volevo dire che il turismo è una risorsa anche in italia, che tra l’altro è una delle nazioni più ricche di arte, storia, natura e biodiversità, ed è il settore del futuro anche perché biosostenibile, perché è un business che arricchisce, cioè attrae enormi capitali dall’estero, sia in termini di investimenti sulle strutture in italia che da punto di vista della spesa. il turismo è un settore che ha un saldo positivo in termini di afflusso di denaro perché attraendo capitali dall’estero, arricchisce la nostra nazione.

domanda: come sfruttarlo, avvocato?
avvocato: innanzitutto due considerazioni, il turismo si è sviluppato naturalmente, per fortuna, perché l’incapacità e l’immobilismo, anche dettato, e questo va detto, dalla stretta finanziaria agli enti locali dal governo centrale, non l’avrebbe creato. adesso abbiamo questa miniera, scoperta quasi per caso, che va gestita con lungimiranza. gestire non vuol dire svendere, non vuol dire vendersi, non vuol dire godere del momento, gestire vuol dire servire, vuol dire accogliere, vuol dire farsi trovare pronti. ecco, a lecco non c’è un negozio di souvenir nel quale comprare renzo e lucia o le statuine dei bravi per i bimbi, ed abbiamo il manzoni, altro miniera mai cavata. ho detto tutto? no, non ho detto tutto! mancano i parcheggi, i moli turistici, bed & breakfast, affittacamere, agriturismi, bar, pizzerie, ristoranti, alberghi, servizi di trasporto, biciclette, tandem e risciò, biciclette elettriche, motoscafi, la navigazione, palestre attrezzate, cinema, spa, spiagge, manca la manutenzione e pulizie dei sentieri e dei percorsi per passeggiate, lo sport (dallo sci nautico, vela, wind e kite surf, moto d’acqua, all’arrampicata allo sci alpino), vuol dire conoscere l’inglese, vuol dire sapere servire, vuol dire qualità non vuol dire gli dò la prima cosa che ho tanto per lui è tutto buono.

domanda: quindi, in conclusione, questo “fisco turistico”?
avvocato: il “fisco turistico” s’inserisce nell’ambito della gestione, come si diceva, del farsi trovare preparati. noi, ci siamo preparati e continuiamo a farlo. abbiamo progetti interessanti e vogliamo cavalcare quest’onda, speriamo lo voglia fare anche tutta la città, privati che possono mettersi in gioco in lavori nuovi, ben pagati ed in crescita di domanda e pubblico con investimenti in ricezione e promozione.

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